Crisotemi (figlia di Carmanore)

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Crisotemi
SagaMitologia greca
Nome orig.Χρυσόθεμις (Chrysothemis)
Lingua orig.Greco
Caratteristiche immaginarie
SpecieSemidea
Sessofemmina
Luogo di nascitaIsola di Creta
Professionemusicista, semidea dell'agricoltura

Crisotemi o Crisotemide (in greco antico: Χρυσόθεμις?, Chrysóthemis) è un personaggio della mitologia greca, figlia di Carmanore, e sorella di Eubolo.

Crisotemi è considerata l'inventrice degli agoni musicali, di cui lei stessa fu la prima vincitrice[senza fonte].

Secondo la versione tramandata da Diodoro Siculo, Crisotemi era la moglie di Stafilo, uno dei figli di Dioniso e Arianna, e madre attraverso il marito di Parteno, Reo e Emitea (conosciuta anche come Molpadia)[1][2][3]. Dopo un tentativo di suicidio di Parteno e della sorella Molpadia (le due sorelle si addormentarono invece di sorvegliare il vino dai maiali e poi temettero l'ira del padre), Apollo (che era amante di Reo) portò le due ragazze a Cherson, regione quest'ultima dove divennero dee locali.[4]

Nella versione di Igino, Crisotemi fu invece un'amante di Apollo, che si innamorò di lei durante una gara di canto, e divenne con il dio madre di Parteno. La bambina morì in tenera età, così Apollo, amareggiato, decise di metterla in cielo, dando origine alla costellazione della Vergine.[5]

Secondo Pausania fu anche la madre del musicista Filammone.[6]

  1. ^ Diodoro Siculo, Bibliotheca historica, V, 62.
  2. ^ Marguerite Rigoglioso, The Cult of Divine Birth in Ancient Greece, p. 113.
  3. ^ (EN) William Smith (a cura di), Rhoeo, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870. (EN) William Smith (a cura di), Parthenos, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870.
  4. ^ Diodoro Siculo, Bibliotheca historica, V, 62, 3-4.
  5. ^ Igino, De astronomia, II, 25.
  6. ^ Pausania, Periegesi della Grecia, X, 7, 2.

Collegamenti esterni

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